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11 consigli dai pro per far funzionare Google Ads nel 2025

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Il mondo di Google Ads è in costante evoluzione, con l’intelligenza artificiale che riscrive le regole del gioco. Ma cosa funziona davvero oggi, al di là delle teorie? Per scoprirlo, abbiamo chiesto a 11 tra i migliori specialisti di marketing a pagamento di condividere la strategia che ha avuto il maggiore impatto sui loro risultati nel 2025. Ecco i loro consigli pratici e controintuitivi.

1. Susan Koolen-Tops: La segmentazione creativa batte le “best practice”

Lavorando su account internazionali, Susan ha scoperto che strategie di segmentazione non convenzionali possono portare a risultati eccezionali. Invece di seguire le guide alla lettera, ha testato la suddivisione delle campagne di Performance Max non solo per tipo di prodotto, ma anche per aree geografiche specifiche all’interno di un singolo paese, ottenendo un ritorno sulla spesa pubblicitaria (ROAS) altissimo. Il consiglio per le promozioni: create una campagna PMax separata e isolatela due settimane prima per evitare che la fase di apprendimento coincida con il lancio.

2. Ramial Aqeel: Parlate il linguaggio del business con la Unit Economics

Per Ramial, la svolta è stata concentrarsi sulla Unit Economics. Avere una chiara comprensione dei numeri chiave di un’azienda (costo per acquisizione, valore del cliente nel tempo, margini di profitto) permette di allineare le campagne agli obiettivi di business reali. Questo trasforma le conversazioni con i clienti, migliora i test e rende la strategia più solida, eliminando le congetture.

3. Lol Lowe: Tornate ai fondamentali del marketing

La tecnologia è importante, ma non può sostituire la comprensione del cliente. Lol ha visto un aumento del tasso di click fino al 67% semplicemente tornando alle basi: capire le preoccupazioni del cliente finale, cosa percepisce come valore e usare queste intuizioni per scrivere annunci più efficaci. Un mix di “vecchia scuola” e nuovi strumenti (come usare Claude per generare idee basate sulla ricerca dei clienti) si è rivelato vincente.

4. Wolkan Yagar: Pulizia e strategie di offerta intelligenti per abbattere i costi

Wolkan ha ridotto il costo per acquisizione (CPA) di un cliente B2B del 60%. Come? Prima di tutto, con una pulizia radicale: ha aggiunto oltre 1.000 parole chiave negative per fermare la spesa inutile. Poi, ha implementato una “Feeder strategy”, utilizzando strategie di offerta come “Massimizza i click” per raccogliere dati iniziali prima di passare a strategie più avanzate basate sul CPA o sul ROAS.

5. Hester Geerdink: Il vostro valore è fuori dalla piattaforma di Google Ads

In un’era di crescente automazione, il valore di un consulente non è più solo nella gestione tecnica delle campagne. Hester ha aumentato il valore offerto ai clienti concentrandosi sulla strategia di marketing complessiva e sull’integrazione dell’IA. Mappare l’intero funnel di vendita e consigliare strumenti di automazione per risparmiare tempo e denaro trasforma lo specialista PPC da un semplice esecutore a un partner strategico indispensabile.

6. Sandi Walsh: Concentratevi su ciò che accade dopo il click

Il successo di una campagna non finisce con il click. Sandi sottolinea che la sfida più grande, e quella che porta i risultati migliori, è la creazione di landing page ottimizzate. Una pagina di atterraggio efficace, che rispecchia il messaggio dell’annuncio e guida l’utente verso la conversione, può fare la differenza tra una campagna che brucia budget e una che genera lead di alta qualità.

7. Louis Bogdan: Fornite dati migliori all’IA di Google

L’algoritmo di Google è potente quanto i dati che gli vengono forniti. Louis ha visto campagne “bloccate” decollare dopo aver arricchito il tracciamento delle conversioni. Implementare il Server-Side Tagging e inviare a Google dati più dettagliati (come i dati del carrello o le informazioni fornite dall’utente) migliora drasticamente le performance delle strategie di offerta automatica.

8. Harm-Jesse de Jong: Dedicate tempo alla formazione e alla sperimentazione

L’investimento più redditizio è quello su se stessi. Harm-Jesse ha avuto la sua più grande svolta professionale quando ha iniziato a bloccare deliberatamente del tempo in agenda per la formazione e la sperimentazione, specialmente con l’IA. Anche se non si trova subito una soluzione perfetta, il processo di apprendimento stesso permette di rimanere aggiornati e di scoprire nuovi modi per offrire valore ai clienti.

9. Robin Hendriksen: Consolidate per dare più dati all’algoritmo

Contrariamente alla tendenza di creare strutture di account iper-frammentate, Robin ha scoperto che il consolidamento delle campagne porta a risultati più stabili. Concentrare il budget su un minor numero di campagne permette di raccogliere più dati, alimentando meglio l’IA di Google. Se i dati sono pochi, è meglio iniziare con strategie di offerta più semplici (come il CPC manuale) per poi passare a quelle automatiche.

10. Kudakwashe Chinhara: Padroneggiate le basi, poi automatizzate

L’automazione è un amplificatore, non una soluzione. Kuda ha ottenuto risultati eccezionali tornando a concentrarsi sui fondamentali del marketing a pagamento e, solo dopo, ha utilizzato le sue competenze tecniche per automatizzare e scalare ciò che già funzionava. Questo approccio gli ha permesso di creare strumenti personalizzati, aprendo nuove fonti di reddito.

11. Geert Groot: Sfruttate l’API di Google Ads e l’IA per creare i vostri strumenti

L’automazione ha raggiunto un nuovo livello. Geert utilizza l’API di Google Ads in combinazione con GPT personalizzati per creare strumenti che impostano nuove campagne in pochi minuti, partendo persino da un semplice memo vocale del cliente. Il suo avvertimento è chiaro: chi non impara a usare l’IA per migliorare la propria efficienza verrà rapidamente superato da chi lo fa.